martedì 7 febbraio 2012

TRAPEZE: WE'RE JUST THE BAND

LIVE IN TEXAS, DEAD ARMADILLOS è uno di quei grandi albums dal vivo che tutte le grandi bands pubblicarono a partire dai primissimi anni settanta fino a circa metà degli ottanta. L'avvento del CD poi ha interrotto la grande tradizione dello spettacolare "doppio LP" live; il doppio era un traguardo importante ed era molto più impegnativo del classico long playing che poteva durare anche poco più di mezz'ora, per pubblicare un live poi bisognava avere un certo repertorio che giustificasse tale pubblicazione e che non facesse calare la tensione sulla lunga distanza. Tutte le grandi bands l'hanno fatto, non tutte sono riuscite a riportare la loro grandezza su vinile (vedi ad es. LED ZEPPELIN) altri sono riusciti ad entrare nella leggenda (DEEP PURPLE ed ALLMAN BROTHERS BAND, i due doppi più belli di tutta la storia del rock).
Ci sono tanti altri esempi, LYNYRD SKYNYRD, UFO, BOB SEGER, NEIL YOUNG, IRON MAIDEN, URIAH HEEP. QUEEN.
Tanti altri si sono accontentati di un singolo LP come nel caso del gruppo che prendo in esame oggi, TRAPEZE, splendida e misconosciuta hard rock/funky band inglese, guidata dal chitarrista Mel Galley e trampolino di lancio per ottimi musicisti finiti poi in ben più importanti bands. Il batterista originale Dave Holland entrò nei JUDAS PRIEST, il cantante/bassista Glenn Hughes nei DEEP PURPLE, lo stesso Galley si unì ai WHITESNAKE. Per qualche anno militò nel gruppo anche il cantante Pete Goalby prima di andare ad impreziosire lo stupendo Abominog degli URIAH HEEP; è proprio lui il frontman in questo splendido live registrato all'Opry House di Austin TX nel Maggio 1981, accompagnato dal chitarrista fondatore e dalla sezione ritmica costituita da Pete Wright basso e Steve Bray batteria.




L'album uscito su AURA RECORDS è stato ristampato nel 1996 dalla benemerita SEE FOR MILES e, come il resto della discografia originale, non è così facile a trovarsi ma se doveste imbattervi casualmente anche nella ristampa in CD non fatevelo scappare perchè ne vale la pena. Feeling, sudore, ottima tecnica, grande voce, validissimo chitarrista, entusiasmo, sono tutti gli ingredienti di questi 42 minuti di rock'n'roll intriso di funky nelle splendide "Way Back To The Bone" dalla penna di mr. Hughes e "Midnight Flyer", nella song manifesto "Black Cloud", nell'ottima "Hold On" che ricorda tantissimo lo URIAH HEEP style di un paio d'anni dopo, e nella epica "You Are The Music ... and we're just the band" del '72.
LIVE IN TEXAS, DEAD ARMADILLOS è uno di quei grandi albums dal vivo di cui parlavo in apertura solo che pochi lo conoscono, un disco diretto ed onesto per chi non si accontenta di bersì solo quello che propina il mercato, vale la pena cercarlo.


G_BARONCELLI

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